Task force anti-razzismo chiusa: l'ira di Tourè

L'ivoriano critica la Fifa: "Sono deluso, decisione senza senso"

1474972892756_GettyImages-600034332.jpgLa decisione della Fifa di sciogliere la task force anti-razzismo "non ha senso".

Lo scrive in un comunicato il calciatore ivoriano Yaya Toure dopo la decisione della federazione internazionale di smantellare l'organismo istituito sotto la presidenza di Joseph Blatter per combattere le discriminazioni nel calcio.

La Fifa ha scritto ai membri della commissione spiegando che la missione temporanea che era stata loro affidata è stata portata a  termine. La lettera è stata recapitata anche al centrocampista delManchester City, che era stato scelto come consulente della task force.

"Quanto mi è stato chiesto dalla Fifa un contributo nella lotta contro il razzismo nel calcio, non ci ho pensato due volte. Ho sperimentato il razzismo in tutta la mia vita, sia nelle strade che negli stadi", scrive ora Toure. "Quando ho ricevuto la lettera in cui mi veniva comunicato che la task force Fifa doveva essere fermata sono rimasto molto deluso. Nella missiva veniva elencato il buon lavoro svolto con i consigli e le raccomandazioni della task force. Quindi la mia domanda è: dopo avere fallito nella lotta al razzismo per decenni, perché fermarsi quando qualcosa comincia a funzionare?".

Il giocatore rincara la dose facendo riferimento alla situazione in Russia: "La Fifa è compiacente prima di un Mondiale in Russia? Questo non ha senso". Poi conclude: "La mia unica speranza è che la Fifa ci abbia pensato. La lettera che ho ricevuto non mi riempie di fiducia. Saranno i tifosi e i giocatori a soffrire se la Fifa non fa la cosa giusta".

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  • pubblicato27.09.2016
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