Colombia - Giappone 1-2

1529416472132_GettyImages-978618336 1.jpgI Samurai hanno steso i Cafeteros. Alla Mordovia Arena di Saransk, il Giappone ha vinto per 2-1, contro la Colombia, la prima gara del girone H dei Mondiali. Match condizionato da quanto accaduto al 3': con rosso sacrosanto a Carlos Sanchez e rigore in favore degli asiatici. A seguire dell'1-0 dei giapponesi, i sudamericani, nonostante l'inferiorita' numerica, sono stati bravi nel recuperare lo svantaggio, prima di crollare (soprattutto fisicamente) nella ripresa contro gli attacchi a testa bassa degli avversari, bravi tecnicamente e ben organizzati.

A decretare il risultato le reti siglate da Kagawa, dagli undici metri, in apertura; da Quintero, direttamente da punizione, verso la fine della prima frazione; infine da Osako nel secondo tempo. Nei Cafeteros il ct Jose' Pekerman ha puntato sul modulo 4-2-3-1, rinunciando alla stella James Rodriguez, non al meglio della condizione fisica, in campo solo nell'ultima mezzora. Spazio in avvio invece ad Arias, Murillo, Davinson Sanchez e Mojica a protezione di Ospina; a Lerma e Carlos Sanchez (espulso al 4') lungo la linea mediana; con Juan Cuadrado (sostituito dopo mezzora circa da Barrios), Quintero e Izquierdo alle spalle dell'unica punta Falcao, voglioso di mettersi in mostra, dopo l'assenza forzata (per infortunio) nei Mondiali del 2014. Modulo speculare (4-2-3-1) per i Samurai. Il ct last minute Akira Nishino ha schierato dal primo minuto Sakai, Shoji, Yoshida e Nagatomo davanti a Kawashima; Shibasaki e Hasebe nella zona nevralgica; con Haraguchi, Kagawa e Inui a sostegno di Osako. In scena negli ultimi venti minuti Honda.

La sfida e' entrata subito nel vivo. Al 3', dopo un errore di Davinson Sanchez, Ospina si e' opposto bene al lanciatissimo Osako. Sulla ribattuta, Kagawa ha calciato a porta vuota e Carlos Sanchez si e' reinventato portiere. Colombia in dieci e rigore trasformato dallo stesso Kagawa. Dopo qualche minuto i Cafeteros hanno rialzato la testa. Al 12' ci ha provato Falcao, al volo, di esterno, trovando la facile risposta di Kawashima. Verso il quarto d'ora il Giappone ha sfiorato il raddoppio: Inui ha calciato a girare e la palla e' terminata di un sofio al lato. Poi, al 39', e' giunto l'1-1: Quintero, da calcio piazzato, con un mancino beffardo, ha fatto passare la palla sotto la traversa e Kawashima si e' fatto sorprendere. Intensa anche la ripresa. Al 9' Ospina si e' superato su una bella conclusione di Osako. Tre minuti dopo il portiere della Colombia si e' ripetuto sul solito tiro a giro di Inui. Al 27', pero', sugli sviluppi di un corner, battuto bene dal neoentrato Honda, tanto Ospina quanto Arias hanno tentennato e Osako, di testa, ha timbrato il 2-1, meritato. A seguire la Colombia ha provato a reagire ma con poche energie e molta confusione.

L'unico vero pericolo per i Samurai e' arrivato dai piedi di James Rodriguez, fermato dall'onnipresente Osako. Che questo (l'H) fosse un girone "incerto" era chiaro a molti: che la Colombia (nel 2014 giunta ai quarti di finale) potesse rischiare un'uscita di scena anzitempo, invece, era difficile da pronosticare. Colpa dei Cofeteros stessi, vittime di un vero e proprio "harakiri".

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  • pubblicato19.06.2018
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